Cronache da #gioiadarte, una giornata diversa.





C'era una volta una blogger appena nata, lei scriveva cose un po' a caso e la leggevano le amiche e gli amici per farle piacere.
Poi piano piano anche sconosciuti e sconosciute hanno cominciato ad interessarsi ai suoi vagheggi sulla maglia e niente, sono cresciuta anche io, non in termini di altezza -sigh- ma di visite.
E quando incominci ad ingranare un po', arrivano comunicati stampa, richieste di invio di materiale gratuito e inviti ad eventi vari.
La sottoscritta, pigra e snob cronica, ha sempre rimbalzato tutti gli eventi (per non muovere il sedere fuori dalla ridente e luminosa Biella), e rifiutato invii di materiali con componenti acriliche.


Tutto questo sino a quando mi è giunto l'invito per partecipare al BLOGGERDAY #gioiadarte, che si è tenuto presso la Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli il 17 maggio.
Per l'occasione sono stata accompagnata da Nina, amica tedesca trasferitasi da poco in Italia, che pensa che l'estate si chiami "Stagione di Bikini", e che, durante la giornata, è stata con gentilezza obbligata a farmi da modella, senza uso di violenza alcuna eh.



Ora apro una piccola parentesi.
Secondo voi un italiana e una tedesca si organizzano una giornata allo stesso modo?
No, ecco le prove.

Versione TEDESCA
  • Sms il mercoledì con richiesta di conferma orario dell'evento ed elenco dei possibili treni con relativo orario di arrivo in stazione;
  • sms di rinforzo, per non aver ricevuto risposta dall'italiana, in cui sollecita una risposta specificando che l'indomani doveva acquistare il biglietto.
Versione ITALIANA
  • sguardo veloce ai treni solo ed esclusivamente su richiesta dell'amica tedesca;
  • dubbio amletico sulla logistica del viaggio "prendo il treno da Biella o vado in auto da Santhià?" risolto solo al mattino alle 8 della partenza;
  • verifica dell'orario di partenza del treno: la mattina stessa della partenza;
  • verifica del tempo di percorrenza della tratta Biella-Santhià in auto: al momento stesso della partenza.
In più alla controparte italiana va attribuita anche la scoperta che entrambe avrebbero viaggiato sullo stesso treno nel momento in cui, impegnata a sferruzzare nella banchina, viene illuminata dall'annuncio dell'arrivo del treno stesso per Torino proveniente da Milano, a cui segue penosa telefonata alla controparte tedesca per sapere se per caso era proprio su quel convoglio.
Come se fosse possibile che due treni in partenza dalla stessa stazione e con arrivo nella stessa stazione, alla stessa ora dello stesso giorno fossero la norma di Trenitalia, quando in realtà si è fortunati se di treno ne vedi uno con un semplice ritardo di venti minuti, figurati due (che se ne arrivano due è perché quello prima è in ritardo di tre ore).

Comunque, nonostante l'organizzazione creativa tipicamente italiana, le due eroine riescono a giungere in Pinacoteca giusto per l'inizio della visita alla mostra guidate da Ragazzo Carino che vedete in foto.


La visita era divisa in due parti, una dedicata all'allestimento di alcune delle opere che fanno parte della collezione privata di Mario Testino, l'altro alla mostra permanente della Pinacoteca.

Prima di raccontarvi la visita alla mostra vera e propria, vorrei parlare del Lingotto, ex stabilimento di produzione Fiat, ora convertito in centro polifunzionale.
La Pinacoteca Gianni e Marella Agnelli è racchiusa al'interno di uno "scrigno", progettato da Renzo Piano, che sovrasta la ex pista di collaudo e annovera opere di Canaletto, Matisse, Balla, Picasso, Severini, Modigliani e Tiepolo, oltre due statue in gesso del Canova
Il motivo principale per cui ho accettato l'invito era principalmente la visita di questo complesso, che bramavo da tempo.



Inutile ribadire che la location è molto affascinante e insolita, sei circondato dalla città e sullo sfondo fanno capolino le montagne, in un contesto di architettura industriale sapientemente recuperata e messa al servizio della città.

Come dicevo abbiamo visitato sia la collezione permanente della Pinacoteca, sia la mostra SOMOS LIBRES II.
L'installazione con le opere della collezione di Testino è stata curata da Neville Wakefield, in parte fotografie, in parte quadri, vanta nomi importanti, come Avedon, e Warhol, solo per citarne un paio.
La visita è durata un ora e mezza, dinamica e scorrevole, il ragazzo ha saputo incuriosire e impartire nozioni senza sconfinare troppo nell'accademico, rendendo comprensibile anche a chi è meno ferrato i punti focali delle opere esposte, quindi lo consiglio anche a non intenditori o a chi si deve trascinare fidanzati\e e mariti\mogli completamente estranei all'argomento.


Opere che mi hanno colpito più delle altre: Cecil Beaton e la sua "The Soapsuds Group" mentre in Pinacoteca a catturare la mia attenzione sono state le due statue in gesso del Canova, uno dei miei artisti preferiti, l'infatuazione per questo scultore nasce fra i banchi di scuola, sedotta dal suo Amore e Psiche.

Dopo la visita è stata la volta del pranzo, offerto presso il ristorante Torpedo, sempre all'interno del Lingotto stesso.
Se vi state chiedendo come mai non ci sono foto del pranzo, è perché ero impegnata a riempirmi il piattino con le delizie proposte.


Nel pomeriggio invece io e Nina abbiamo partecipato al laboratorio di serigrafia, portandoci a casa tutte tronfie una shopper con l'effige di Audrey Hepburn, fatta con le nostre manine sante.
Siccome il laboratorio si svolgeva nella biblioteca, locale dotato di ampissime vetrate, ne ho approfittato per scattare qualche foto a Nina.






Prima di disperderci fra i negozi del centro, ci siamo riunite tutte al bookshop Corraini per la premiazione di Cristiana, vincitrice degli occhiali Italia Independent e con la scusa di salutare le altre partecipanti del bloggerday (fra cui tanteee Cuoresse di Maglia ed Emma Fassio in persona), scroccare ancora un caffe e dei dolcetti.



La mostra Somos Lbres II dura fino al 14 settembre 2014, e non potete perderla se passate in zona, è la ciliegina sulla torta dopo una giornata a zonzo per questa vecchia maliarda che è Torino.
Se volete vedere tutte le foto che ho scattato le trovate qua.



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  1. Una bella giornata, decisamente! Sai essere non-pigra nei momenti giusti... che poi non è vero che sei pigra, sei oculata negli spostamenti ;)

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  2. Le foto le conoscevo già e sai quanto mi siano piaciute, ma i retroscena del viaggio non ce li avevi mica raccontati!!! Un resoconto divertente e very professional al tempo stesso, brava Natascia!

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  3. Un racconto interessante e belle le immagini (ma lo sapevi già). QUello che vorrei osservare è he, nonostante le divergenze organizzative, tra tedesca e italiana alla fine vi siete incontrate e avete fatto la stessa gita. Un segnale ottimistico, non trovi?

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