Cosa mi passa sui ferri...





Non so se si è percepito, ma passata questa ondata di impegni, sto un po' tirando un sospiro di sollievo.
Sollievo nel senso che posso ricominciare a progettare cose e a dividermi fra più impegni.
Per l'anno nuovo ho un paio di "cosette" già definite (una la vedrete a gennaio, come vi ho anticipato qua, quindi state pronte), altre sono più diluite nel corso dell'anno e spero che altre ancora ne arrivino.


Questa cosa che "faccio la maglia" sta cominciando ad avere una sua dimensione, nel senso che volente o nolente si è trasformato in un secondo lavoro.
Non ho ancora capito se evolvere in questa direzione mi piaccia o meno, ma nel frattempo che ci rifletto, sento la necessità di organizzare al meglio scadenze e commissioni.

E anche di filtrare i lavori, nel senso che guadagnare con i ferri va bene, ma voglio impormi di portare avanti anche uno spazio personale con progetti indipendenti -parola che va molto di moda in questo periodo- per divertirmi e non avere vincoli di nessun genere.
A questa premessa si aggancia un altro aspetto, oserei definirlo etico: possiedo una quantità industriale di filato e devo trovargli una collocazione.
Non nel senso che devo sistemarlo nell'armadio del soggiorno -che non ho- ma che sarebbe opportuno che matasse, coni e gomitoli trovassero una loro forma...
Forma di maglia, forma di scialle, forma di moffole e chi più ne ha, più ne metta.

Per cui per il 2015 mi sono data delle nuove linee guida: avere almeno tre lavori avviati, uno importante in termini di quantità di filato utilizzato, tipo un capospalla, un accessorio o un po' laborioso e un lavoro easy, tranquillo, che finisca in fretta e sia quello da fare quando devi sgombrare la mente, nello specifico cuffie a legaccio o con l'uncino, la mia passione segreta.

Per cui, per placare la curiosità morbosa che vi attanaglia (spero), ecco la carrellata di progetti che mi passano sui ferri ora:

Progetto numero uno: splendido maglione nero bottom-up, con, si spera, maniche a giro, filato utilizzato: kashmir Bracco, che sto lavorando con i ferri del 3,75, punte che arrivano dal mio nuovo kit proveniente da Carate.
Non ho scattato foto ma esiste, fidatevi di me.


Progetto numero due: cuffia a maglia bassa, uncinetto del 5.5, filato utilizzato Drops, uno stoppino bello stopposo, spero che con il lavaggio migliori un po', dono per la mia compagna di corse Paola, una stanga lunga e sottile, roba che se arriva un cataclisma e periamo seppellite da metri di detriti, quando gli archeologi del 3047 ritroveranno i nostri scheletri vicini, c'è da non credere che appartengano alla stessa specie.
Lo vedete in foto insieme ad una cuffia a punto riso, realizzata per la ricerca della calotta perfetta.

Progetto numero tre: segreto segretissimo con filato segretissimo, quello di gennaio, tanto per capirci.
Tanto segreto che una foto non si nega a nessuno.


In lista di attesa appena si libera un posto c'è la versione de "La Primavera Indosso" in lana, e un paio di maglioni top-down che giacciono abbandonati nel cestino ad altezza giroseno.
Nel mentre cerco di approcciare anche il magico mondo dell'uncinetto tunisino, le prove nella foto sottostante.


Per ora questo è tutto, dal centro di comando "Operazione smaltimento gomitoli ed implementamento guardaroba" un saluto e un augurio di buon progeguimento.

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  1. sembra bello il segreto segretissimo con filato segretissimo (il colore e favoloso) - gennaio eh?

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    1. Sasha... Il segreto segretissimo sarà molto meno segreto a gennaio, ripassa di qua. Io intanto spio il tuo blog e sogno di confezionarmi cose. :)

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